Dalla querelle con il Club Tenco, all'omaggio a Luigi Tenco. Piotta, al secolo Tommaso Zanello rende omaggio al cantautore tragicamente scomparso nel gennaio del 1967, nel pieno del Festival di Sanremo, reinterpretando "Vedrai, vedrai", uno dei brani più celebri di Tenco, pietra miliare della canzone d'autore italiana. l'uscita del brano a pochi mesi da una polemica che aveva visto contrapposto il rapper romano con il Club Tenco per l'album "Na notte infame", candidato nella categoria miglior album in dialetto del Premio, ma escluso dai finalisti dalla commissione, perché venne ritenuto che l'italiano fosse stato più utilizzato del dialetto.
E la data d'uscita del singolo, come detto dallo stesso Piotta non è un caso: "per me che faccio musica, la miglior risposta è la musica stessa. Certo, avrei voluto almeno ricevere una telefonata, un messaggio per capire le motivazioni che non avrei condiviso, ma non è mai arrivato nulla. Ad oggi continuo ad essere convinto che la categoria scelta per il mio lavoro fosse quella giusta".
Lasciate da parte le polemiche Piotta ha poi così raccontato il suo rapporto con Tenco e con la canzone d'autore: "Pur essendo stato tra i primi rapper in Italia, io sono cresciuto con i cantautori e Luigi Tenco era uno di loro. In questo dialogo struggente tra lui e la madre ho rivisto quello tra mio fratello Fabio che non c'è più, e al quale era dedicato 'Na notte infame', e nostra madre che non ha potuto vedere il suo successo come scrittore. Un brano che ho declinato dunque a livello personale". La rivisitazione di "Vedrai, vedrai", nasce dalla proposta di realizzare un tributo a Luigi Tenco in occasione dell'ultima edizione del Premio Lunezia, alla presenza della Famiglia Tenco. Grazie all'esibizione dal vivo, apprezzata dalla famiglia Tenco è nata l'idea di registrare in studio questa versione e di pubblicarla come singolo.