Sorrentino e gli altri. Quest’anno parla molto italiano il concorso alla 78esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (1-11 settembre). Su 21 film in corsa per il Leone d’oro, ben 5 portano la firma di registi italiani. Paolo Sorrentino, innanzitutto, con il suo “E’ stata la mano di Dio”. E poi, “Il Buco”, di Michelangelo Frammartino, “Qui rido io” di Mario Martone, “Freaks out”, che segna il ritorno di Gabriele Mainetti ed infine “America Latina” dei fratelli D'Innocenzo. Insieme ad altri 16 film stranieri dovranno passare l’esame della giuria presieduta dal coreano Bong Joon-ho, il regista di Parasite.
Tra i 16 stranieri , ci sono “Madres Paralelas” di Pedro Almodovar, con, tra gli altri, Penélope Cruz, che ritroviamo protagonista anche nel film argentino di Gaston Duprat e Mariano Cohn “Official Competition”. C’è poi Pablo Larraín, che in “Spencer”, racconta la storia della Principessa Diana, interpretata da Kristen Stewart, sino alla sua tragica morte avvenuta a Parigi nel 1997. “Sundown”
di Michel Franco con Tim Roth e Charlotte Gainsbourg, ci porta invece in Messico. In seguito a un lutto familiare, un ricco ereditiere inglese (Roth) accetta un lavoro ad Acapulco, ma il suo soggiorno dura più del previsto…
Molto attesi anche “Il collezionista di carte” di Paul Schrader, storia di un veterano di guerra malato di gioco d'azzardo e “The power of hot dog” di Jane Campion, film targato Netflix, ambientato nel Montana del 1920, dove un carismatico allevatore interpretato da Benedict Cumberbatch incute paura e timore reverenziale a tutti.