Sul grande schermo 50 anni dopo. Per celebrare "Arancia meccanica", capolavoro di Stanley Kubrick, nel 50esimo anniversario della sua uscita, la Warner Bros ne ha autorizzato un ritorno al cinema, come si è soliti fare per i film che hanno segnato la storia del cinema ed in questo caso anche qualcosa di più. La "prima" a New York di quello che allora era il nono film di Kubrick ( tratto dal romanzo "A Clockwork Orange" di Anthony Burgess del 1962), avvenne il 19 dicembre 1971 e ad onor del vero per regista e produttori non fu una serata memorabile. Per gli spettatori di quella sera, la violenza gratuita di Alex e della sua banda di "Drughi" risultò essere un pugno nello stomaco, più motivo di inquietudine che di riflessione. poi arrivarono le polemiche, uhn feroce scambio tra due tesi opposte su cosa andava concesso o meno all'arte, per incuriosire e per portare al cinema la folla che ne decretò il successo.
E poi i riconoscimenti della critica dapprima alla Mostra di Venezia del 1972 e poi con 4 nomination all'Oscar, anche se alla fine nessuna statuetta
Le violente scorribande di Alex Delarge (Malcolm McDowell) e dei suoi "Drughi" segnano la nascita di un filone che oggi definiremmo "distopico"; un film dove si intrecciano tanti temi dell'epoca: la liberazione sessuale, l'esplosione della rabbia giovanile, la circolazione delle prime droghe sintetiche, le guerre per bande.