Era l'aprile del 1983 e nelle sale cinematografiche usciva un film destinato a fare storia: Flashdance. Poco amato dai critici il film divenne un successo planetario che fece scoprire al grande pubblico, la breakdance, gli scaldamuscoli e che anche grazie ad una colonna sonora trascinante ( premio Oscar per Irene Cara) è diventato un film di culto. A 40 anni di distanza, il film torna nelle sale (tra il 26 e il 30 aprile per ora solo negli Stati Uniti), per far conoscere anche alle nuove generazioni il sogno della love story tra la 18enne saldatrice e aspirante ballerina, interpretata dall'esordiente Jennifer Beals e il boss di un'acciaieria di Pittsburgh più grande di lei, interpretato da Michel Nouri protagonista in questi giorni in The Watcher su Netflix.. Una storia ispirata ad una vicenda vera, quella di Maureen Marder, operaia di giorno e ballerina di notte a Toronto che nel 1982 concesse i diritti alla Paramount per 2.300 dollari. Diretto da Adrian Lyne (Attrazione Fatale, Proposta indecente,Nove settimane e mezzo), Flashdance arrivò a incassare oltre 200 milioni di dollari.
Il film ha influenzato molto cinema che è seguito, cambiando il concetto stesso di film musicale, con una colonna sonora ancora oggi trascinante grazie a brani come Maniac e Flashdance... What a feeling che, interpretato da Irene Cara, l'anno dopo vinse l'Oscar per la migliore canzone originale. In quel film anche un po' di Italia con Gloria di Umberto Tozzi che in una scena (la gara di pattinaggio sul ghiaccio) accompagna Jeanie, l'amica della protagonista.