A Milano, alla galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea, un'insolita mostra fotografica celebra Bob Dylan. L'autore degli scatti è un non professionista, che per 30 anni ha immortalato il menestrello del rock durante le sue esibizioni sui palchi di tutto il mondo. Centinaia di scatti "rubati", fatti guadagnando le prime file dei concerti, nascondendo la macchina fotografica e scattando confuso tra la folla. L'autore della preziosa raccolta di ritratti fotografici è Paolo Brillo, 62enne di origini bolzanine, che nel 1984 iniziò la sua avventura all'Arena di Verona dove si trovava per ascoltare e vedere per la prima volta dal vivo Bob Dylan, ai tempi dell'uscita di Infidels. Da allora non ha mai smesso di fotografare Dylan, seguendolo di concerto in concerto durante l'impresa titanica del Never Ending Tour.
Di questo ossessivo lavoro, Brillo ha pubblicato testimonianza nel volume illustrato "No Such Thing As Forever", una selezione di 250 foto in trent'anni di concerti, dal 1989 al 2019, pubblicato da Red Planet Books.
In mostra, anche una selezione di scatti fatti, seguendo le stesse modalità, anche ad altre icone del rock: Keith Richards e Neil Young, Leonard Cohen e Patti Smith, Eric Clapton e Jeff Beck.