Il premio Nobel per la letteratura è andato alla scrittrice sudcoreana Han Kang "per la sua prosa poetica intensa che si confronta con traumi storici e rivela la fragilità della vita umana". Nata nel 1970 a Gwangju, è la prima donna asiatica e la prima scrittrice sudcoreana a ricevere il riconoscimento. Nel 2007 il romanzo "La vegetariana" (Adelphi), le ha dato una grande notorietà internazionale. Nel 2009 da quell'opera è stato tratto anche un film horror erotico per la regia di Lim Woo-Seong. Il presidente del comitato del Nobel Anders Olsson nel motivare il riconoscimento, ha citato alcune delle sue opere più celebri e l'interesse della scrittrice per "le storie che raccontano vite estreme". Ha ricordato in proposito "Lezione di greco", libro del 2011 e tradotto da Adelphi nel 2023, che è il ritratto di una relazione straordinaria tra due personaggi vulnerabili: una giovane donna che, a seguito di esperienze traumatiche, non riesce più a parlare, e il suo insegnante di greco antico, che sta a sua volta perdendo la vita". Ed ancora, citando il romanzo del 2014 "Atti umani" (Adelphi), che ha come sfondo il massacro di studenti e civili da parte dell’esercito avvenuto nella sua città di nascita nel 1980, Olsson ha sottolineato il "suo stile, visionario e succinto".